Nell’estate 2009 ho percorso Vietnam e Cambogia, fotografando situazioni, paesaggi e volti, dal delta del Mekong alle montagne di Sapa, dalla vita straripante di Hanoi ai ritmi lenti dei villaggi dei pescatori sulla costa est.
Il reportage di viaggio si è poi trasformato, nel 2013, in una mostra, Chåy: il ritmo gentile del Vietnam, in occasione del quarantennale dell’avvio delle relazioni diplomatiche Italia-Vietnam e tenuta a Milano presso la Galleria Photo Art.
Il mio viaggio si concentra sui volti del Vietnam: quelli della sua gente, intenta alle attività di ogni giorno, e quelli, altrettanto multiformi e sfaccettati, del paese, raccontando di una terra in forte evoluzione - spinta da una crescita economica dirompente e inevitabile portatrice di cambiamenti anche traumatici – ma ancora capace di conservare, come un profumo di lunga durata, l’alone di poesia e leggerezza di cui l’Asia continua a essere ammantata per la visione occidentale, così profondamente diversa.
“Un popolo capace di ascoltare, di contemplare e di trovare calma e concentrazione anche nel dinamismo serrato di una megalopoli. Un approccio che in Europa è spesso andato perduto e che offre interessanti spunti di riflessione”.
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